Gente che…#17

Un mio “ amico “ .

Copatore seriale, nel senso che copa moltissimo, usa il coping come meccanismo di difesa dell’Io spesso e volentieri. Se si parla di “ amicizie “ dice che è sfortunato con le amicizie. Se si parla di donne: “ … E’ difficile trovarla… “. E via dicendo. Lo invidio. Perché non capisce bene la fine che ha fatto nella vita. O finge di non capire. Quelli intelligenti non copano, alla lunga, a 40 anni il tempo delle illusioni è finito, si guarda in faccia alla realtà essendo onesti con sé stessi e realisti, tracciando un bilancio che è tanto positivo tanto più la sorte ti ha dato una faccia decente. Scientificamente provato. Poi, quelli intelligenti non smaltirebbero mai l’olio caldo di frittura su arbusti secchi in estate scatenando un incendio nel terreno retrostante un ristorante in cui si ritroverebbero a lavorare come aiuto cuoco grazie alla raccomandazione dello zio figo che è amico del titolare ( figo anch’esso ) il quale controvoglia lo ha ingaggiato malgrado ( come da lui confessatomi ) non lo avrebbe per nulla voluto come aiuto. I “ mezzi mongoli “ non piacciono, non trovano neanche lavoro. E per essere considerati mezzi mongoli basta una faccia poco gradevole o da buono. Comunque, il copatore seriale non ha subito certe frasi dette in faccia, ma io le ho sentite per lui. Frasi che valgono anche per me, per tutti quelli come me, per tutti i “ diversi “, gli esperimenti della natura in chiave biodiversità umana che non vengono compresi nella loro utilità in chiave biodiversità e puntualmente scartati a meno di altri fattori che intervengono e riequilibrano destini già scritti in fase di crossing over post concepimento.
D. ( iniziale del vero nome del soggetto in questione ) è anzitutto antipatico alla moglie del boss. Sentito con le mie orecchie. Lei lo disse perché c’ero io nei pressi, un modo che io ben so per non dirmi le cose in faccia ma parlando di un altro soggetto “ simile “. D. oltretutto è troppo brutto per “ la sala “ ovvero per fare il cameriere. Io sarei totalmente improponibile, o meglio, quando mi hanno provato il risultato dell’impatto con i clienti parla da solo: un pesce fuor d’acqua, un mongolo incongruo che si arrabattava come spaventa-bambini o suscitante risate e allarme con il mio essere tanto sbagliato da non sembrare sicuro neanche quando dentro di me lo sono davvero, non poter neanche portare un paio di piatti senza sembrare un funambolo in procinto di cadere o portarne via di sporchi destinazione lavello cucina aziendale senza che apparissi lento tanto da essere perfino perculato da quel D. che attendeva spugnetta in mano in veste di lavapiatti. Non venni pagato per quei tre turni in sala, pur con la promessa di venire pagato come lavoro in prova, umiliato, a ragione o a torto che sia, dal titolare perché “ Ho fatto cagare “. Però c’è da dire che il boss prontamente si era corretto “ Nessuno ti ha detto che hai fatto cagare “ nel caso avessi fatto rimostranze, inammissibili perché costituzionalmente chiunque può esprimere liberamente il proprio pensiero e quindi io non potrei pur volendo oppormi e anche volendo oppormi io, costituzionalmente non posso mettermi a litigare perché se si passa alle mani con i miei 65 chili su un metro e novanta avrei la peggio. Facile fare i prepotenti e i bulli con i deboli. Molto coraggioso. Ma tornando a D. , alla sua stagione di lavoro, egli è stato pagato per quasi 5 mesi da aiuto cuoco lavapiatti factotum, turno di lavoro dalle 7 del mattino alle 2 di notte ( 1 ora di riposo pomeridiano ), con una Autovettura Fiat Panda del 1999 in più che buone condizioni generali ( davvero, non c’è ironia ) + assicurazione RC auto. Poi si lamentano che non trovano personale. Pagatelo bene il personale, no? No. Sennò poi come si arricchirebbero oltre misura? Per carità. Ma per carità. C’è da dire che il ragazzo “ bello “ cameriere prende 50 euro per una sera, però.
C’è da dire che la ragazza “ bella “ cameriera guadagna altrettanto e non è che sia più capace della norma, anzi, ma è donna, è carina, quindi nessuno le dice un cazzo ed è rispettata. Alla pari della moglie del boss, che è la capo cameriera, si diletta di dire a nuora affinché suocera intenda.
Perché io sarò anche più fallito del ragazzo oggetto di questo thread, D. che a 40 anni “ vive “ da scappato di casa, senza macchina fino a che non venisse pagato appunto con una macchina, vecchiotta e di valore sicuramente inferiore al lavoro da lui svolto in quella “ stagione “, io invece vado in bicicletta, si, non mi si fa lavorare, per pregiudizio, ma almeno non sono schiavo. Sono libero, nella mia miseria esistenziale. E sarò invalido civile, con 350 euro al mese pagati da lei o meglio, dal padre/madre, dato che fa la cameriera in nero ( dal suo Instagram si evince infatti che il suo reale lavoro è la modella ), dal boss, dalla moglie ( che evadono alla grande ) da D., sempre se lo assicurano dove va a lavorare, da tutti quelli che vengono fatti lavorare. Io ho un diploma di ragioniere posso pure permettermi di non saper neanche tagliare una cipolla ( che non è vero, so tagliare tutto, se mi girano i coglioni pure le gole, perché ormai sono disperato ). Mi si scarta? Mi si considera incapace di lavorare? Mi si mantenga o mi si ammazzi. Questa è la società darwinists odierna regredita a livelli naturali ma con le leggi. Bell’ossimoro. La società dello scarto dove i ragazzi e gli uomini brutti sono mal pagati, maltrattati, fanno i lavori peggiori e come D. , me e non pochi non vivono, vegetano in un limbo di sofferenza, dolore e noia. E tu, che lavori solo perché sei esteticamente gradevole e che ti spaventi quando mi vedi, devi morire spaventata tanto da morire più per lo spavento che per le lame che qualche figo psicopatico con cui ti sei messa solo perché figo ti infliggerà. Mentre io magari con la mia fabbrica di sexdolls farò i big money e regalerò proprio a D. un simulacro di donna, che ne avrebbe bisogno, lui è tra quella gente che ne ha bisogno, come me fa parte di quei vermi inchiavabili, caro D. spero che con il mio regalo tu possa sollazzarti, finalmente, dato che è “ difficile trovare una donna “. Caro copatore seriale, è difficile trovarla se si è cessi. Svegliamoci e cambiamo le cose. Non c’è molto tempo per farlo.