“ Mettiamo la polvere sotto al tappeto “

“ Stiamo assistendo da qualche mese a una sistematica e pervicace rimozione da vari siti inerenti tematiche quali essenzialmente il disagio e la sofferenza maschile ( sofferenza dei maschi non conformi ) di discussioni nelle quali si pone l’accento su come a parità di livello estetico, o per meglio di dire, di livello patetico... una donna denunci molti meno problemi di inserimento sociale e conseguentemente sentimentale, economico, psicologici e a cascata tutto quello che concerne la qualità della vita. Dietro tutto ciò auspicheremmo in un mondo più umano di questo, è bene premetterlo, una volontà benefica di non svegliare le coscienze dormienti o in stato di coping dinnanzi alla dura realtà per i geneticamente fottuti, o epigeneticamente fottuti, ma in realtà dietro si cela il meschino piano di non svegliare i dormienti, nel caso qualcuno, o tanti, si sveglino e vada/vadano a rovinare le vite come si deve della maggioranza a cui la natura ha strizzato l’occhiolino. Prendiamo il caso, con tutto il tatto dovuto, di un noto personaggio affetto dalla sindrome di Down, mongoloide insomma, Federico Baruffaldi, anche lui incasellabile nella categoria dei maschi non conformi gioco-forza. Nel salire alla ribalta nazionale con il motto: “ La mia diversità è la mia qualità “ che sarebbe un po’ come dire, non so, “ Il mio cancro al polmone è la mia Benedizione “ o mi verrebbe da snocciolare anche “ Meglio ricevere bullismo che farlo “ o anche “ Risponderanno alla loro coscienza del loro comportamento ( molta gente coscienza NON la avrà mai )” ebbene il buon Federico ha denunciato di essere vittima di bullismo per la sua condizione. Nel frattempo, una ipotetica sorella gemella di Federico, non ha alcun problema di bullismo, è rispettata e trattata come una persona non come uno zimbello da trucidare psicologicamente, è circondata da amici e amiche se vuole e udite udite passa da un fidanzato normodotato ( il che basta ) all’altro. Ho preso in prestito un esempio estremo ma che calza con tutti i maschi sfigati geneticamente. Per questi la vita è quasi sempre stata, è, e sarà al 90% un inferno fino al loro ultimo e, diciamola tutta, agognato, respiro. Discussioni in cui si racconta la verità e il disagio vissuto nascoste come polvere sotto al tappeto, come se ciò cancellasse il problema. Illusi. I danni psicologici si paleseranno lo stesso, in qualche modo, prima o poi, ma che importa, tanto si tratta di pochi disgraziati, giusto? No. Siamo tanti, nei grandi numeri. Chi semina vento cosa raccoglie? Raccoglierete. “