Gente che...#16

Andrea Natali.


Quel 5 settembre del 2015 in una graziosa palazzina di Borgo d’Ale, non lontano da Vercelli, Milena, una massaia madre di due figli si sta apprestando ad andare nella stanza di uno dei due, Andrea, 26 anni, con il vassoio della colazione. Nel mentre pensa a qualche parola nuova e buona per redimere quel suo ragazzo dalla depressione bastarda che lo aveva colto. Andrea era ormai da quasi 2 anni chiuso in quella camera, dopo un trascorso infernale di bullismo, derisioni, violenze fisiche e psicologiche crudeli da parte degli amici e colleghi, ma anche da parte di sconosciuti, quelli insomma con i quali sarebbe senz’altro nata un’amicizia se... e blabla. Ma non appena Milena varca la soglia della camera anziché ritrovarsi dinnanzi alla scarsità di mascelle di Andrea, causa reale della vita infernale del ragazzo, non appena alza gli occhi si ritrova dinnanzi ai coglioni di suo figlio, appeso, gambe penzoloni dal soffitto. Andrea si è impiccato. Immaginate un urlo terrificante da gelare il sangue, un dolore che in un sol attimo si impossessa di corpo, mente ed anima. Il vassoio cade, accorre a cotanto frastuono e dolore anche Federico, il papà di Andrea che si ritrova anche lui di fronte all’orrore, suo figlio, oltretutto impiccato. Nello stesso istante, mentre deflagrava il dolore dei due genitori, mentre le urla si sostituivano alla placida e settembrina area di quel di Vercelli, due ragazzi in una panchina vicina smisero di tubare e ridacchiarono, due altri nei pressi della casa del misfatto vennero visti illuminarsi di un sorriso beffardo e di scherno dipinto nei loro visi larghi e normali, mica di merda, normale come lo hanno la maggior parte degli esseri umani, non di certo Andrea. Che dire, per alcune persone venute male, geneticamente inferiori, è meglio lasciarlo questo mondo, e presto. A meno che non si voglia soffrire. La colpa non è dei bulli, i bulli sono tali con chi è un obbrobrio della natura, si tratta di una reazione normale, peggio per chi fa schifo, tutta colpa di chi fa schifo. Ma c’è un problema: nessuno sceglie che faccia avere, mentre è una scelta essere bulli pezzi di merda. Purtroppo siamo animali, in fondo, se fossimo tutti umani storie così non capiterebbero ogni giorno in ogni dove. Si potrebbe dire che per fortuna non tutti sono bulli e che ci sono anche ragazzi per bene e altri coping del genere. Ma... e se Andrea avesse avuto una sex doll, triste e squallido surrogato di una ragazza che Andrea anelava e che a 25 anni ancora non aveva avuto ( per colpa del suo carattere fragile e sensibile sia chiaro ), si sarebbe potuto salvare dalla sua depressione? Forse.

Ciao Andrea e maledettissimi bulli.