Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

" La dannazione del risvegliato "

Ultimo Aggiornamento: 29/09/2020 00:52
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 1.335
Città: MILANO
Età: 27
Sesso: Maschile
29/09/2020 00:52

" Le mie gambe non rispondevano ai miei comandi. Erano paralizzate artificialmente. Venivo da un sonno non voluto, indotto dal dover risolvere un male non voluto, dentro un'esistenza da me non voluta. Voluta dai miei genitori, non da me.

Mio padre mi ebbe tardi, a 47 anni, dentro i suoi coglioni sguazzavano più o meno gli stessi spermatozoi già testimoni di eventi lontani e perduti nella memoria, come i mondiali di Svizzera '54, le Olimpiadi di Roma 1960, le finali di coppa Campioni dell'inter anni Sessanta. Erano spermatozoi già stanchi, vecchi, mandati allo sbaraglio in una lotteria uterina in cui l'uovo di mia madre ha dovuto fare selezione tra arzilli residuati bellici che avevano assorbito troppo tempo vano o passato spensieratamente, non so, dovrei chiedere a mio padre, o meglio, avrei dovuto chiederglielo dato che lui non c'è più. E' morto a quasi 80 anni nel già lontanuccio inizio del 2013.

Ma la mia mente si sofferma muta, attonita, su una verità assoluta: quando dico che lui, mio padre, non c'è più, dico tutto ma proprio tutto e non serve aggiungere altro. Dire semplicemente non c'è più presuppone però che lui ci sia stato, abbia vissuto. Ecco, conta quello, come si vive e se davvero si vive, di quello che c'è stato nel prima dell'esperienza ( presumibilmente nulla ) e di quello che qualcuno o qualcosa promette ci sia nel dopo vita ( altrettanto presumibilmente nulla ), a noi non deve importare, dobbiamo pensare solo all'Adesso.

Ma cosa c'è nel Mio adesso? C'è sempre il risultato di un prima ma c'è già la presumibile apparenza di cosa ci sarà dopo. Posso vivere, davvero, l'adesso? No. Ne sono impossibilitato da limiti che si sono erti inesorabili a partire da eventi casuali che rimandano a quando tutto ebbe inizio, per me, o nei pochi anni successivi. Eventi da me non scelti, ma che si riflettono sulla qualità della vita, per tutta la vita. Una faccia decente, la base, pare non la abbia. Mio padre la aveva, mia madre anche.

Un caso maledetto mi ha condannato. Così, quando mi chiedono: " Ma perché sei depresso, soffri di ansia, piangi per nulla, sei irrequieto, etc. ? " Io dovrei rispondere che sono pazzo. Ma no. Io rispondo che il perché sono giù è legatissimo al dolore per non aver potuto vivere. Se è vero che dopo morti si rivive la propria vita in pochi istanti, io cosa vedrei? Gente nemica, derisione, bullismo, un senso di immane tristezza e penuria per quello che sarebbe potuto essere ma non è stato per colpa di una faccia non adeguata, di un corpo non ottimale, di un carattere non in grado di sopperire alle mancanze di ciò che se ne vede del cosiddetto dì fuori.

Ci si immaginerebbe di me un disastro, in realtà sono un ragazzo quasi nella norma a cui non è stata concessa una chance, un soffio di vita cordiale socialmente parlando, che non sa neanche cosa sia l'amicizia e che non avrebbe mai considerato una chance una cessa svuotacoglioni. Io volevo vivere, davvero. " Vai e vivi!" No. C'è il rifiuto. C'è il rigetto sociale. Ci sono milioni di paletti, " A soldi come stai messo? ".

E ora se sto male è perché sono pazzo? La gente nega la base, l'importanza di un aspetto ottimale ( di certo non in qualche modo sgradevole ) onde avere una vita soddisfacente e piena. Poi, se fallisci è sempre colpa tua, mai che sia stata colpa del tuo aspetto, quando in taluni casi va proprio così. Guai poi a definire superficiali gli altri che lavorano secondo lo schema che la dignità o l'indegnità sociale di una persona ricade nel di lui aspetto. Ti massacrano. Ma è così. Avrei potuto continuare fino alla fine dei miei giorni in un oscuro coping per cui " Va così! ". No.

A un certo punto chiunque, prima o poi, si risveglia. E lì sono cazzi, per te che ti risvegli però. Solo per te. Gli altri, quelli normali, vivranno sempre e se ne fregheranno. Dei tuoi guai o problemi alla maggioranza non fregherà nulla e alla restante parte farà piacere che tu li abbia. Questa è la vita. Una lotteria in cui se perdi, perdi e basta e non c'è un secondo giro. Se vinci, è andato tutto nella norma, o meglio, chi ha vinto è stato bravo. I vincenti ti danno delle fiches d'emergenza però: parole, che per il risvegliato sono solo siringhe vuote, e al più pasticche: così arrivi al traguardo soffrendo il meno possibile.

Io non chiedevo che: rispetto. Non dovermi nascondere a vita come un topo. Non vedere facce stranite al mio cospetto manco fossi un mostro, così esagerando, senza conoscermi davvero. La mia copertina non è così male. E allora? sono pazzo. Una spiegazione c'è sempre e va sempre in culo a chi è andata male. Ora sto male e non posso avere aiuto valido, tutto ha perso senso, la speranza è morta così come i piccoli piaceri che potevano "sopperire". Sono risvegliato davvero nell'incubo della realtà per chi è un Diverso, etichettato e taggato come tale in questo - in fondo - marcio mondo. Ogni giorno è pesante come un macigno, ma guai a parlare di suicidio: io non abbraccio il nulla di mia volontà. Che venga a prendermi. Lo conosco già, il nulla, lo conosco da prima di nascere, non deve essere male male rispetto a certe vite venute su sbagliate e insanabili come vasi rotti. Quei vasi che sarebbero potuti essere vasi, funzionali e sensati, ma sono stati solo cocci. Però.. i cocci possono fare male, malissimo. Se con essi giochi. "
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]

Feed | Forum | Bacheca | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 01:31. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com