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Resoconto "vacanza" estiva 17/09-21/09/2020

Ultimo Aggiornamento: 24/09/2020 02:47
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23/09/2020 03:51

Chi vi parla è Saverio. Dopo la defezione del fondatore storico del Forum sono rimasto solo a gestire una comunità che sta andando discretamente bene, ovviamente grazie alla figa che è la migliore dotazione naturale per essere al mondo al meglio con poca fatica e poca dannazione, donne docet, e il discorso vale con qualche variazione minima sia per la balena che per la modelle di Victoria's.

Dopo notevoli peripezie e dubbi, le mie programmate vacanzine 2020 iniziano con 2 capillari scoppiati in zona scroto e un sentirmi un pò il PR del Kitikaka di Orbetello impersonato da Panariello ma col marsupio di pelle naturale, la mia. E con dentro non facezie varie ma il mio intestino. Per cui impaurito decido di chiamare il 118 la notte del 17 settembre per farmi condurre al più vicino ospedale per riportare nella sede naturale ( e NORMALE ) questa ernia inguino-scrotale di dimensioni bibliche di cui allego foto censurando quel poco ( in tutti i sensi ) che ci sarebbe da censurare.



la palla sinistra è contrassegnata con "1", la destra con "2": la massa erniaria ha spinto in basso il testicolo in maniera paurosa


L'ernia è peggiorata nelle settimane precedenti fino a diventare come si dice in gergo medico " incarcerata ". Ho dovuto mostrare ai paramedici del 118 , tra cui una ragazza, la foto della vergognosa massa erniaria e dopo un breve consulto conatoso mi hanno portato dritto al Pronto soccorso al quale giunsi intorno alle 2 di notte con i miei bagagli essenziali e una borraccia di acqua. Normalmente in quei bagagli ( 2-3 sacche sportive da palestra ) dovrebbero albergare maschere da sub, boccagli, creme solari, preservativi, sabbia caduta dentro per sbaglio, roba da mare o palestra insomma, segnali di vita. Ci sono i cambi di abito e poco altro di necessario, come il caricabatteria dell IP, tappi auricolari, biscotti e altro indispensabile.
Nella fretta dimentico a casa le ciabatte ma mi so adattare. Dopo avere esaminato la situazione in Pronto Soccorso, una dottoressa chirurga ( brava ) di turno chiamata a verificare mi ha gentilmente rificcato a mani nude l'ernia là da dove era fuoriuscita, consigliandomi il ricovero in chirurgia, da me accettato con qualche strana titubanza dovuta alla paura ( poi giustificata ) di finire sotto i ferri. Nel frattempo ricevo un dolorosissimo e caldo prelievo di sangue da parte forse di un infermiere assunto con un voucher che mi fa anche il tampone per il COVID di cui quello doppio nasale via narici è una semi-tortura.

Caricatomi con i miei bagagliuzzi su una carrozzina mi spediscono dal PS al Ricovero alle 3 di notte, circa. La fase preparatoria all'accomodamento in camera prevedeva la presa delle generalità da parte di una mestierante, le classiche formalità, tra le quali: " lei è fidanzato/sposato? " Risatine della dottoressa rificca-ernia, silenzio ponderato da parte mia al quale segue un respiro e uno stringato " Sono celibe " seguito da gesto nervoso a cercare di staccare un qualcosa dalla barella non potendo staccare il naso a chi ridacchia dei problemi altrui.

Comunque, tutto sommato, posso segnare il 17 settembre 2020 come un giorno storico: finalmente mi hanno toccato là. Mica poco.

Mi accomodo in camera e mi rendo conto di come la sanità Italiana sia davvero ottima ma non ci vuole molto con la valanga di miliardi di Euro che incassa: stanza singola con A/C, tutti i servizi a puntino, tutto bello e in ordine, pappagallo che mi sono portato a casa come souvenir... peccato che io fuori dal mio letto 200x100 cm rivestito in fibra di soia a zone differenziate e dal mio storico guanciale dormo poco e nulla, tanto che, malgrado i miei sforzi di chiudere occhio si fa subito mattina e, mentre ammazzavo il tempo segandomi sul mio smart un'infermiera deputata al controllo della temperatura via auricolare entra alle 06:00:01 precisissime a tradimento nella mia stanza e per un nanosecondo forse non ha scoperto cosa stessi facendo.

Era l'ultima occasione di sborrare prima del nulla che a tutt'oggi continua. Ma ci arriveremo dopo.

Dopo il blitz dell'infermiera, comincia la giornata del 17 da promesso insonne con la visita di quella stessa dottoressa rificca-ernie pronta a ripetere l'operazione-rificco, come quando si farcisce il tacchino a Natale, ma dinnanzi al mio fastidio si blocca dicendomi che, tanto, tempo zero la massa riesce fuori di nuovo, aggiungendo altresì che gli facevo tenerezza per la mia reazione all'inutile rificco e mi conforta ulteriormente, ispirata dalla mia malasorte scolpita in viso, di farmi forza e coraggio che parevo più un malato terminale. Che cazzo, la bruttezza, 2 ossa facciali diversamente poste ti fanno malato terminale. " E' un'operazione che si fa come il pane! ". Ci vorrebbe una gru monta grattacieli per tirarmi su. A me.

Dopo la titolare passerà in compagnia anche del primario, quello che guadagna più di tutti e lavora meno di tutti, che dopo avermi promesso di farmi operare quanto prima, anche in giornata, mi lascia pertanto a digiuno con la sola idratazione via flebo. Poco prima delle 19 però mi comunicano che non è possibile più operare subito, ma il giorno seguente, sempre se non ci sono urgenze.
Dopo avermi concesso la cena visto che l'intervento era saltato mi giunge in camera la visita dell'anestesista, che mi spiega i rischi di farsi operare invitandomi se voglio a firmare le liberatorie. Poi giunge anche lo psicologo al quale avevano detto che c'era forse bisogno di lui, per il mio caso. Gli dico che ho solo bisogno di dormire a tutti i costi e lui sapendo che sono ansioso causa vita-NO mi fa sparare in vena un bel flebone di Tavor. Ma i guai veri devono solo arrivare. E' meglio non risultare ansiosi se c'è la necessità di passare sotto i ferri.Te lo mettono in quel posto. L'effetto alone, poi, maledette ossa facciali mal posizionate, ti fa percepire come il peggio possibile e poi finisce che lo diventi davvero ansioso ( effetto pigmalione )

La mattina dell'arrivo in ospedale feci come da prassi le radiografie, nonché l'ECG con i morsetti a caviglie e polsi, stile sedia elettrica, più gli elettrodi pettorali, e chicca gradita non so più da chi, due infermiere mi depilano tutta la zona interessata con un rasoio di quelli che si possono usare a secco. L'anestesista mi avverte se ho 2 denti che mi ballano, chissà perché, chissà cosa ti combinano... là. Là ci arrivo quasi a sorpresa, senza preavviso, dopo aver dormito bene fra l'altro, la mattina seguente, del 18 ore 10 circa. Mi prendono dalla mia camera, mi fanno spogliare, mi adagiano sulla lettiga, mi coprono, mi mettono due sacchetti di juta verdi ai piedi e una cuffia verde in testa. Una volta in sala operatoria mi attaccano due flebo, io non sospetto nulla, ma in una delle due c'era qualcosa che è meglio non finisca mai in mani sbagliate.

A tradimento, quindi, mi fanno l'anestesia totale malgrado bastasse la spinale, che mi praticano e prima che tutto il popò si intorpidisca mi accomodo sul letto operatorio. L'ultima cosa che ricordo è un lenzuolino bianco a tendina che mi hanno messo davanti al muso a coprire lo scenario dell'intervento. Poi, il buio assoluto. Mi risveglio come da un sonno malato, come da un parto, dopo un paio d'ore senza percepire il mio corpo dalla vita in giù, sensazione bruttissima, con un retrogusto lontano di sangue che risale dai visceri e con un catetere piantato nel coso. Oltretutto straparlavo, perché alla domanda capziosa di una infermiera se fossi fidanzato io rispondo, regredito in uno stato infantile di reset esperienziale che può anche essere un dolce autoilludersi di ciò che è vero anche se non è, di sì: " Sono fidanzato e la mia donna è sempre attaccata a me: è la mia mano sinistra ". Dico anche cose sensate del tipo " Se avevo una parete muscolare come Cristo comanda questa ernia non sarebbe mai uscita da dov'era ", oppure " Non mi farei operare di nuovo neanche per 100.000 euro, se fosse necessario ( ma esagero )". Chissà quante altre ne ho dette e tutte con la voce un pò così da neurospastico stile Ezio Bosso ( con tutto il rispetto ), nel tragitto -lungo- tra la sala operatoria e la mia camera.

Mi riportano nel mio letto d'ospedale a fianchetti opportunamente rialzati e passo un paio di ore con dolori notevoli, per fortuna ci sono le flebo di antidolorifici via via più potenti ( in casi estremi c'è la morfina, gentilmente offerta dal SSN ) e le mie gambe a poco a poco si risvegliano. Mi brucia il cazzo per il catetere che sta riempendo una simpatica sacca dato che io non potrei recarmi a urinare per mio conto. Catetere che, farò fatica a sostenere nella notte successiva, pur sedato, tanto da dovermelo fare togliere da tre infermiere che mi hanno fatto la grazia di liberarmi da quello strumento di tortura. Un Incubo. Ho potuto subito pisciare liberamente ma il bruciore nella minzione è stato indimenticabile, orrendo. Ma io sono ansioso: il risultato? Il chirurgo mi ha preso per il culo con una anestesia totale non necessaria. Lezione: non apparite ansiosi in caso di operazioni. Sfiga ha voluto che mal sopportassi tutto questo, pur necessario, spero un giorno di poterne ridere di tutto questo. Ma non ho motivo di uscire dal mio inferno. Sarà tutto così, cupo, obnubilato dal mio vissuto, macchiato da poca mascella, poco testosterone ed indotto betismo dall'assenza dei due ingredienti suddetti. Una vita monca affogata tra le lacrime dei rimpianti.

Passo un giorno di convalescenza in ospedale, a volte rischio di tirarmi addosso l'armadietto o di cadere come un salame in quanto claudicavo lievemente per i postumi dell'anestesia spinale, ma percepisco da sùbito che ho imboccato un'impotenza temporanea. Ho perso anche quel poco che mi rimaneva? Il mio cazzo? Dio no... Spero che passi l'effetto della macelleria praticatami e possa tornare a segarmi, a scopare a mano ma c'è gente cattiva là fuori. Gli sfigati vanno puniti. Se non dovessi avere un'erezione entro tre giorni le carte bollate sono pronte. Non ho più l'ernia sì... ma ora aspetto che torni il mio cazzo. Malgrado mille trucchi e stimoli non sembra essersi ancora risvegliato dal quel 18 settembre mattina. Mi hanno dato roba forte, sono sereno ma gli effetti stanno passando, spero di reggere. Speriamo bene.

Poche ore fa dopo un'ora infinita ha sborrato col cervello più che con altro, il mio cazzo ha erogato poco e da moscio però sento sta riprendendosi. E l'inizio di una nuova vita di merda. E' stata una vacanza, invidiabile, come quella del 99% dei giovani moderni. Sì. Chissà che ho fatto di male nella mia vita precedente, chissà che orrori che ho commesso, orrori che non saprò mai.
[Modificato da Saverio96 24/09/2020 02:47]
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