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Franco Battiato, un martire sulla via del tramonto dopo una vita senza f..a

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2019 03:16
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Città: MILANO
Età: 32
Sesso: Maschile
17/10/2019 02:37




Quando nemmeno se diventi un'artista famosissimo "ce la fai". Si potrebbe in estrema sintesi riassumere così la vita di Franco Battiato, generoso ed eclettico artista siciliano che ha portato sui palchi la filosofia in musica, dando modo ad una schiera di reietti da scrivania di amplificare i loro pensieri e i loro drammi interiori servendosi di un esponente ad hoc che potesse incarnare le physique du role perfetto di quello che sta ai margini ma che ha professato al contempo una dignità esemplare e indefessa dinnanzi al problema immenso della solitudine non per propria scelta ma dettata da spiovenza di fronte, nasone, retrusione, occhialoni, fisico da sollevatore di ipotesi e bontà d'animo ( betismo ) inevitabile quando sei sempre stato un cagnolino in un branco di cani possenti.

Nessuno lo ha mai detto a chiare lettere, nemmeno Franco, ma la sua vita è stata segnata dal " non piacere alle donne " nonostante la sua fama e la sua ricchezza. Si sussurra che il buon Franco fosse impotente: bene, chi lo disse cammina libero e non ricevette alcuna querela ai tempi e alcuni interpretarono il silenzio e la mancata reazione dell'artista catanese come un'implicita ammissione di verità. Infamie. Perché Battiato non seppe mai, non poté sapere mai se lo era davvero, impotente; è come se di uno che non ha mai preso la patente per guidare un'automobile si dicesse che non sa guidare. La controprova che non sapesse guidare? Non c'è. Per sapere di esserlo con certezza assoluta, impotenti, bisogna avere di fianco una donna, " pronta ".

La sua casa di Milo era l'epicentro di un nutrito via vai di amici ( pochi, quelli veri ), conoscenti ( solo per poter dire che conoscevano Battiato ), colleghi ( pochi e che se ne vergognavano ) e anche donne: ma chi è stata ospitata da Franco ha sempre detto che lui evitasse con cura il contatto, quasi timorato da Dio. Era come se Dio in persona avesse una telecamera puntata dentro e fuori la sua casa vista Etna e Ionio, era come se sentisse Dio seguirlo con una steady ovunque pronto a fulminarlo se ci avesse provato con una lei o fosse saltato addosso alla sua Lei designata, di cui se ne fece il nome, lei non smentì ma seraficamente ammise di avergliela fatta annusare per poi svignarsela con tanto di aria perculatoria. La lei di Battiato era una ninfa, una dea irraggiungibile, di quelle che non si sarebbe ammaliate delle sue canzoni e nemmeno del suo conto in banca. Quelle stesse lei che possono scegliere, che si lasciano affascinare dall'arte e dal vil denaro ma al contempo non scenderebbero mai al patto di darla ad un tizio che non sia loro pari, esteticamente parlando.

Dietro la monastica morigeratezza sessuale di Battiato si celava l'impotenza? No. C'era l'impossibilità di concepire un rapporto carnale scevro dal sentimento, così, solo per fare esperienza - anche pagando - oppure come è più plausibile perché veniva schifato come la merda dalle donne che amava sinceramente ed avrebbe desiderato? Non lo sapremo mai e probabilmente non lo saprà più neanche Battiato, divorato da una bestia immonda come l'Alzeheimer che corrode i neuroni e fa sì che la tua coscienza muoia prima del tuo "scafandro", come ha usato dir lui a proposito del rapporto mente-corpo: la mente è ciò che noi siamo, il corpo la contiene, è solo un contenitore ( scafandro ) ma sono due cose separate, per cui anche qualora il fulcro, il ponte di comando del corpo andasse "in pappa" la coscienza resterebbe vigile, attenta e i ricordi ( di rigetto sentimentale meglio dimenticarli, quasi quasi ) non verrebbero mai perduti. Semplicemente non li si potrebbe più esprimere, quei contenuti interiori. Stronzata immane. Con tutto il rispetto. Favole per negare come la materia ci sovrasta, di come regna solo il determinismo in ogni cosa, di come decide solo il maledetto Caso.

Il corpo del maestro ha passato il segno dell'età, dilaniato dalle sopite ma mai dimenticate vicissitudini sentimentali esperite dal Maestro, che hanno contribuito - come provato dalla scienza al riguardo - all'insorgere della patologia responsabile del suo lento declino che ora segna il passo finale. Ai tempi del Maestro Battiato non esistevano sex dolls, oggetto-simbolo di come sono stati ridotti molti uomini dalle donne, bestiole irrazionali ed emotive, grandemente incapaci di dare amore vero fatto di solidarietà e comprensione anziché di pseudo-sentimento basato sull'armonia delle ossa facciali e del rigonfiamento del portafoglio. Se le Sex Dolls fossero esistite ai tempi della giovinezza di Battiato sarebbe stato oggi quest'ultimo versante in truci ed indegne condizioni di demenza senile? Non lo sapremo mai.

Perché 50 anni fa non c'era domanda di sex dolls? Ve lo diciamo noi perché: solo chi non voleva sporcarsi le mani, tanto tempo fa, restava al "palo". L'uomo era uomo, decideva lui. La donna che si "voleva" ce la si "prendeva" e non esisteva né stupro, né molestie, né stalking, né altre cagate di contorno. La femmina riconosceva la superiorità dell'uomo e aveva il buon gusto di riconoscerlo dandogliela - chi rifiutava, umiliando magari, tornava a casa distesa, in un cappotto di legno - indipendentemente dal fatto che quel lui gli piacesse o meno, bastava fosse tutto sommato in grado di erogare pranzo e cena nonché con cazzo funzionante per produrre prole per lavorare i campi. Bei tempi.

L'unica cosa che dovrebbe condannare un uomo alla solitudine è il cazzo che non gli tira, non che molti ( anche pochi sarebbero troppi ) sono condannati per mezzo centimetro di naso in più o mezzo millimetro di mascella in meno.

E poi, l'amore è una cosa che viene col tempo o con la frusta, all'ombra della preferenza e volontà di chi è stato preposto dalla natura per il dominio, semplice no? Come dovrebbe essere. Il maschio, si chiamava maschio, sì, prima che morisse, ed era ben riconoscibile dai ciondoli al vento e dal membro che ha un grosso pregio, visibile e che senza equivoco dice la verità. Il cazzo non "mente".

La società basata sulla estesa pratica della combinazione degli sposalizi era molto più sana, ordinata, con molta meno cagnara e zero sofferenze per i geneticamente reputati inferiori, che oggi patiscono come cani. Maledettissime. Il matrimonio era un valore vero e non un'istituzione morta e sepolta con buona pace di una società che infatti, guarda caso, sta andando a ramengo.

Le cose andavano come dovrebbe essere. E per tutti quei maschi "morti" sappiate che voi avete pur sempre un potere oltre alla maggiore forza e ad una mente razionale incapace di emotività da giurassico come le femmine: E' al maschio che è necessaria l'attrazione fisica, per poter avere un'erezione. Per la donna c'è sempre il lubrificante, se il tizio non le piacesse. Questione di tempo. Tutti coloro che cercano un " Centro di gravità permanente " non sono destinati a morire cercandolo. Verrà un Giorno in cui si ritornerà all'ordine naturale. Chi si vede negata la minestra da chi potrebbe dargliela, deve solo odiare, non giustificare. E l'odio non deve, non deve essere, lettera morta, parole, parole, parole. E' il momento dell'"Azione".
[Modificato da GioRisi2 17/10/2019 03:16]
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