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"...Per me è finita ". Ma è molto peggio per chi " non è mai iniziata ". #2

Ultimo Aggiornamento: 30/08/2019 07:37
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Sesso: Maschile
30/08/2019 03:32

Parliamo di un personaggio che ai più non dirà nulla ma che nell'ambiente dei forum per incels è molto conosciuto: Fabio Alessandro Brass, 37enne friuliano che ha postato le sue ragioni online usando vari nickname: "Barbafisso", "Bar-Fisso della Disperazione", "Turba l'Abisso" , per citarne alcuni. Peccato che la sua faccia non concorre a dare idea di bruttezza pura e cruda, anzi. La sua popolarità e personalità gli ha permesso di creare un forum tutto suo, chiamato " Il Male ", che conta circa 80 utenti. Non proprio un fallito, non proprio uno che non abbia carisma, sulla scorta dei freddi numeri e del seguito ottenuto.

La domanda è: Barbafisso può rappresentare l'Incel tipico? Secondo noi no, e lo diciamo dopo aver visto le sue foto, in primis. Non è una persona realmente brutta esteticamente e non ha i galloni del "fallito"; come lui, molti altri utenti di quei specifici Forums. Oltretutto, per coloro i quali si siano distratti a riguardo del suo cognome, è nipote del più famoso Tinto Brass, re italiano del cinema erotico. Sarebbe orgoglioso di lui, il bravo Tinto.

Nel maggio 2018 il nostro Fabio ha ottenuto fama nazionale grazie al suo incontro-intervista mandato in onda nel programma Rai " Nemo - Nessuno escluso ". Il reportage di riferimento " I brutti che odiano " comprendeva altri celibi "involontari" ma, fra tutti, il caso di Fabio " Barbafisso " è il più emblematico, curioso e che lascia in chiunque stia " dall'altra parte " molte perplessità. Potremmo dire che gli autori del programma hanno montato ad hoc il suo intervento al fine di fare sembrare il personaggio " strambo ", cosa che anche a detta del protagonista è pienamente riuscita, una bastardata fatta solo per avvalorare l'idea che gli incels siano in tale condizione per loro mancanze caratteriali-comportamentali e non per carenze estetiche. Non è un caso che abbiano scelto proprio Fabio, a volto rigorosamente scoperto, col suo modo d'essere alla Ron Silver nel film Blue Steel per chiosare e chiudere la questione Incel lasciando l'idea nello spettatore-tipo che l'essere incel è una condizione che esula dall'aspetto esteriore e riguarderebbe più il modo di essere, di porsi, di interfacciarsi agli altri.

Si è voluto far passare il messaggio che l'Incel-tipo molto spesso versa in tale condizione solo perché inetto socialmente, ignaro dei tips & tricks fondamentali per apparire meglio agli occhi altrui, minimizzandone al contempo la condizione, ridicolizzandola al punto di sottendere che si tratti di gente che con un minimo in più di cura per la propria persona e un minimo di carattere in più avrebbero riscontro con l'altro sesso e più successo in generale nella vita. Peccato che si ometta di dire che è solo la bellezza che fa fare davvero strada e paga in questo sistema-mondo, nient'altro. E se la bellezza è glorificata e ben pagata, malgrado non sia un merito ma puro culo in chi la possiede, ne va che necessariamente la bruttezza deve portare con sé tutto il peggio esperibile ed immaginabile. E' matematico.

Ma non divaghiamo, veniamo al punto. Abbiamo due fazioni distinte, antitetiche: chi ha avuto le sue scopate in adolescenza-prima giovinezza e non sa cosa sia essere scartato socialmente per la bruttezza, quella vera, e chi ha sempre suscitato disgusto negli altri membri appartenenti alla propria specie vivente Homo Sapiens Sapiens, femmine o maschi che siano, conoscendo solitudine, derisioni a freddo e venendo bullizzato sistematicamente e inevitabilmente.

Fabio Brass appartiene alla prima categoria. E' semplicemente un ragazzo come tanti, né migliore né peggiore della media, che con l'età ha perso quegli 1-2 punti estetici che lo hanno estromesso dall'ottovolante della figa. Tutto qua. Però, dinnanzi al suo caso esistenziale vacilliamo a dire se sia peggio per chi è "finita" o per chi non è mai " iniziata ", in quanto ci rendiamo conto che il proprio vissuto, psicologi Docet, è fondamentale per stilare un verdetto a misura di individuo. Ma possiamo esser certi che dinnanzi alla fatidica domanda: Fabio, appurato che per te è "finita", avresti preferito lo scenario in cui, per te, non fosse mai iniziata ? Crediamo fermamente che a tale domanda risponderebbe " No ", che è meglio che finisca rispetto a che non abbia mai avuto inizio. Fabio ha vissuto l'adolescenza, ha perso la verginità a 15 anni. Poi, evidentemente, la proverbiale beautée des ages è svanita per lui, aggiungiamoci lo struggimento dell'amore non corrisposto per una sua compagna di superiori, che gli preferì -a detta sua- uno grasso e brutto, tutto ciò ha concorso ad eroderlo malgrado avrebbe potuto dimenticare quella one-itis con diverse altre ragazze.

Lui stesso ha ammesso, tra le righe, di essere riuscito a fare conquiste - poche però - con un metodo da lui brevettato, uno dei suoi cavalli di battaglia che ogni tanto proclama come rimedio a rischio e pericolo ( di denuncia per violenza sessuale o molestia ) di chi lo attua: " Provarci con schifo ", consistente in poche parole nel "prendersi" la ragazza che si vorrebbe avere sfruttando l'effetto sorpresa: " Ti avvicini, le prendi la mano, le dici: senti... io... e tac! le metti la lingua in bocca ".

Fabio, e come lui tanti altri, è come un tale con un polso slogato che si iscrive a un club di mutilati ad entrambe le mani, non ha moltissimo senso la sua presenza in un ambiente inerente alle problematiche tipiche dell'Inceldom, dato che in buona sostanza ha scopato senza pagare all'età giusta e non ha subito determinate dinamiche di rigetto sociale.

Crediamo lui lo sappia bene. Non gli è andata proprio male male... via. Oltretutto costui abita a pochi chilometri dal confine sloveno, ove sorgono alcuni noti bordelli nei quali, sue testuali parole, " sono andato a cercare amore e l'ho trovato ", pagando certo, ma c'è chi non potrebbe nemmeno pagare una pro pur volendo perché pezzente, ci sono quelli per cui non è mai cominciata al punto che verrebbero schifati pure da una puttana. E poi non ci si può ragionevolmente sottrarre dal destino del maschio: pagare e zitto. Che sia una troia, che sia tua moglie, che sia perfino una bambola di silicone, bisogna che l'uomo batta cassa. Niente di nuovo o di strano.

E' un "tip" psicologico utile per il caro Fabio Alessandro e molti altri: guardare sempre a chi sta davvero male. A chi è andata peggio. La maggior parte delle persone, il 99,99 % periodico ha almeno UNO a cui riferirsi per dire a se stesso che almeno non è finito come quell'uno all'ultimo gradino della scala. Per chi non è "mai iniziata" non c'è nessuno a cui è andata peggio per potersi consolare. A loro, a noi sottoscritti, è andata peggio di chiunque. Non c'è nessuno o ci sarebbero a limite solo nostri "pari" di dannati in questa Terra. Peggio di noi che scriviamo ci sono solo incels sbaragliati a vita dal proprio crossing over genetico maledetto che siano anche in preda alla fame o in mezzo alla guerra.

Noi ci consoliamo così, pensando a loro. Noi mangiamo bene ( per ora ), abbiamo una casa ( per ora ), qualche confort e svago moderno ( per ora ); peccato che queste cose siano tutte scontate essendo nati per puro culo nelle zone giuste del pianeta, quindi ci consolano relativamente, a dire il vero. Ad essere sinceri, indossando la maglia di chi è nato nell’area di mondo ricco e che non può quindi bearsi di quel poco o tanto che ha come fosse una fortuna, ci correggiamo: per essere nati nel ricco occidente ed essere in vita in questa epoca, non c'è davvero nessuno a cui è andata peggio di noi. Noi per i quali... " Non è mai iniziata ".



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[Modificato da Saverio96 30/08/2019 07:37]
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