Dopo aver fatto perdere circa 100 milioni di dollari ad Harvey Weinstein, aver rovinato l'immagine di Kevin Spacey e fatto suicidare Jeffrey Epstein, per citarne alcuni, malgrado sia chiaro che dietro l'ondata del #metoo si celano in realtà ragazze e relative "capobordello" avide di soldi, verdoni facili insomma e senza neanche vendere il proprio corpo o altro, è stata emanata una Legge pericolosissima secondo cui qualunque esponente del sesso femminile, nella fattispecie, possa denunciare qualsiasi abuso subìto fino ai 55 anni di età. Immaginate cosa può scatenarsi da questo provvedimento.
Un uomo qualunque, facoltoso ovviamente, rischia di trovarsi dietro la porta decine di donne pronte ad estorcergli danaro con la minaccia di denunciare fantomatici abusi, altro che camgirl fraudolente pronte a mandare ai tuoi contatti il video in cui ti sei denudato dinnanzi a lei a meno che non paghi. Una vera pacchia per molte sfaccendate e relativi papponi. I casi dei calciatori Cristiano Ronaldo e Neymar Jr avrebbero dovuto sgamare definitivamente questo nuovo "lavoro" di scroccaggio e perfida estorisione e aprire gli occhi su come l'assalto alla diligenza 2.0 abbia trovato nelle praterie dei signori ricchi terreno fertile per donne avide, spesso orchestrate da "matrone", come appurato nel caso Epstein, che non si fanno scrupolo di gettare nel fango, rovinare moralmente e finanziariamente uomini che, magari, non hanno mai commesso nessun abuso o molestia.
Bisogna chiarire che qualsiasi uomo può incorrere in queste forche caudine, da innocente, in quanto è sufficiente che una donna racconti alle autorità competenti di aver ricevuto molestie o approcci indesiderati per condurre il querelato a un'odissea giudiziaria nella quale la sua parola varrà sempre meno della controparte femminile. La donna non sarà tenuta ad unire alla sua denuncia testimonianza di parti terze, oltretutto. Basta la sua parola. Sissignori. E qualora le serva, fuori da qualsiasi tribunale ci sono frotte di individui pronti per qualche spicciolo a testimoniare anche il falso. Se poi a giudicare la controversia è una giudice donna, l'uomo è certo di essere condannato, a prescindere.
Cosa dovrebbe fare un uomo per prevenire questo pericolo o difendersi da eventuali tentativi di estorsione? Semplice: dovrebbe, in casi particolari, ignorare signorilmente o evitare la compagnia femminile e la presenza femminile ovunque vada, disdegnare persino di chiedere l'ora a una donna o farle un favore senza secondi fini. Non guardarle nemmeno, poiché persino sguardi non graditi contemplano il reato di stalking. Chiaramente è molto più facile che sia un brutto ad essere considerato sgradito se osa guardare, tant'è che nel ginepraio del #metoo si sono perduti personaggi sotto la media estetica o che hanno perso punti estetici con l'età, mai nessun caso di chicchessia simile a un figo indiscutibile che sia caduto nel fango.
A tal proposito potremmo parlare di Ben Affleck, che si scusò, pubblicamente, per aver avuto talora "approcci" posti in essere in un clima di dubbio e non palese consenso della controparte, auto-denuncia che, di fatto, non solo non ha scalfito minimamente la sua immagine, dato che anche avesse stuprato a sangue non subirà nessun rigurgito tardivo di richiesta di giustizia dato che, come direbbero in America " It's never assault when he's handsome ", ma ha fatto capire ai più che c'è " molestia e... molestia ", che un apprezzamento diventa molestia in base a chi lo fa e non in base alle parole proferite nel senso letterale.
Un uomo che, con il suo bisogno fisiologico innato pari al mangiare, dormire e bere, cerca di soddisfarlo o ci riesce, deve conoscere questo potenziale " giochino ", che è più simile a un campo minato e può prescindere, a partita finita, dal suo livello estetico e toccare le corde del proprio portafoglio. Il riccastro o marpione di turno che ha qualcosina da perdere e può essere facile vittima di una situazione compromettente anche a posteriori, dopo molti anni, dovrebbe così registrare le conversazioni e filmare le circostanze, gli scenari, ogni singolo approccio che voglia porre in atto, sia che si concluda felicemente, sia che si concretizzi in un rigetto. E' così, in parte, che Harvey Weinstein ha evitato conseguenze peggiori, dimostrando tramite le conversazioni telefoniche e i messaggi contenuti in conversazioni digitali, che le vittime erano in realtà consenzienti e compiacenti.
Però, malgrado poi si fosse appurato che non c'era stato nessun abuso o molestia, le donne accusatrici non hanno avuto nessuna conseguenza penale, in termini di incriminazione contestuale per calunnia e diffamazione, né tantomeno condannate a risarcire il danno patrimoniale causato a chi molestatore o stupratore non era di fatto stato.
L'ondata del #metoo ha fatto numerose vittime, colpevoli e sputtanati prima ancora di un processo. Dimenticando per un attimo i casi di violenze reali e non prontamente denunciati dalle donne ( perché però non denunciare ? ), possiamo anche dire che, moralmente, questa onda al contempo sbatte in faccia al mediocre, o considerato tale, la propria inadeguatezza estetica o comportamentale ogni qual volta egli ripensi a quella volta che andò male con "Tizia, Caia o Sempronia" e facendolo riflettere nel medesimo istante su come la propria "mano morta" fu sgradita, fonte di vergogna e potenziale denuncia, mentre la stessa e identica mano morta fatta da un altro passò in cavalleria, anzi... E' qui il punto dolente. Le avances sgradite e perfino gli stupri non sono mai reato se a farle è il figo del paese, quello che non ha nessun merito reale se non aver vinto la lotteria genetica in barba a molti altri che hanno ricevuto il biglietto con i numeri "sbagliati". Dura vita per gli uomini, oggi più che mai. Un bisogno fondamentale come il sesso, a semplice amicizia " particolare " sono segnati da queste dinamiche in cui giace una profonda ingiustizia, non eludibile, e a cui il soggetto senza coltello dalla parte del manico può fare poco, se non appunto riflettere su come " quella volta che... " prese uno schiaffone, mentre l'altro segnò con, un pari gesto, la firma sull'inizio di un amore. Bisogna anche pensare a quanto possano soffrire quegli uomini meno fortunati, senza portafoglio, magari anche senza pericolo di essere coinvolti penalmente, dinnanzi ai fantasmi più tetri che si presenteranno nella mente di chi si debba sentire un violentatore solo perché ha cercato amore.
Ci verrebbe da dire che oggigiorno si può essere certi di nessun doloroso rifiuto, così come di alcuna conseguenza più o meno postuma per il proprio conto in banca o il proprio onore solo affidandosi a una Sex doll. Tant'è che esistono le sex dolls donne, vendute a decine di migliaia ogni giorno in tutto il mondo a fronte di pochi e sparuti sex doll a immagine di maschio.
Le donne hanno privato una massa enorme di uomini di un bisogno primario, per cui non si dovrebbe né soffrire, né pagare, né rischiare di essere taglieggiati, né venire tanto meno umiliati in partenza. Ma la superficialità femminea è risaputa ed è esplosa in questi ultimi anni come mai prima nella storia. Ma di chi è la colpa? Degli "inscopabili" maschi, certo. Gli stessi che però diventerebbero fighi tutto d'un botto se avessero i bei soldi.
E meno male che senza erezione maschile non si può perfezionare un rapporto. L'unica cosa che dovrebbe "condannare" un uomo è l'impotenza, nient'altro. Per una donna, alla bisogna e fuori dal consenso, c'è pur sempre il lubrificante, nel caso che...
[Modificato da Saverio96 19/08/2019 03:32]