Pensavo da studente di ingegneria come si potrebbe automatizzare una sex doll. Il modo migliore è sostituire lo scheletro interno in metallo con uno più flessibile, ma allo stesso tempo resistente, in grado di essere comandato con una centralina interna che trasmetta gli impulsi alle sezioni "ossee" e permetta i movimenti. Per le espressioni facciali sarebbe necessaria una controfaccia sotto lo skin che sia solidale con la faccia esterna e " tiri " il viso all'indietro ambidirezionalmente e posteriormente verso la nuca per generare un sorriso, o dall'alto verso il basso per un'apertura orale a O.
Per gli occhi basterebbe una cinghia interna semovente collegata ai bulbi oculari che ruoti intorno a uno statore/rotore per fare muovere gli occhi stessi; delle palpebre a saracinesca che salgano/scendono molto velocemente per simulare l'apertura/chiusura.
Si tratta di uno studio interdisciplinare tra ingegneria e anatomia umana, dopo tutto. La robotica si basa su questo incontro di sapere e conoscenza tra queste 2 branche di studio. Il problema è creare una bambola a basso costo che possa fare BOOM nel mercato. Già ce ne sarebbero in vendita, ma a prezzi attualmente proibitivi, oltre i 40000 euro 😵. Ma se riuscissimo a venderle con caratteristiche robotiche soddisfacenti e ad un prezzo tra i 1.000 e i 2.000 euro diventerebbe un prodotto in grado di conquistare il mercato dei sex toy su larga scala e faremmo talmente tanta crana da non avere problemi e cominciare a vivere davvero, come solo i soldi possono farti.
Le mie idee vanno oltre, e si allargano a microghiandole sullo skin con un serbatoio interno per fare emettere sudore, per esempio. O.. Microghiandole per le zone orifiziali e per umettare gli occhi tipo lacrime. O ancora, un altoparlantino inserito nella cavità "faringea" per interagire vocalmente, affinchè si possa far parlare la doll con l'ausilio di un computer interno multimediale in grado di contenere audiofiles tarati su una conversazione tipica. Indispensabile sarebbe il riscaldamento interno diffuso con una rete che copra tutto il corpo e gli orifizi; una pompa ad aria interna che batta come un cuore tarato e ritmato sul momento del rapporto o su emozioni, poi un sistema articolare complesso in grado di permettere azioni semplici come prendere un bicchiere o un libro, fumare ( magari ) nonché la camminata, la corsa o la pedalata su bici. Più altri dettagli di contorno. Avremmo alla fine una sex doll ultramegarealistica.
Il problema è che con tutte queste caratteristiche mantenere il prezzo finale basso è impossibile 😭😨
Poi per chi avesse voluto produrre sex dolls per c*zzi propri a scopi commerciali o privati il know how ottenibile tramite video ( parlando di Youtube ) è stato curiosamente eliminato, per fortuna io salvai tutti i video sul HD del mio PC. In teoria tutto può partire da un semplice manichino da vetrina. Lo scheletro si può fare con degli stampi creati in 3d termoresistenti per colare l'acciaio inossidabile. Il silicone lo si trova a pacchi ovunque, il colorante pure, perni viti e alloggiamenti ad hoc forse dovrebbero essere esternalizzati, ma a parte questi l'unico indotto per alleggerire il lavoro sarebbe costituito da bulbi oculari, elementi del volto e testa, parrucche, unghie e, ovviamente, per abbreviare si potrebbero usare fleshlights da implementare Lì.
Magari di quei fleshlights che fanno il servizio come l'Autoblow 🤪
[Modificato da Giovanni Risi 03/06/2019 00:49]