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Le poesie del Possessore ( con analisi del testo ) no. 1 - " Retruso "

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    Saverio96
    Post: 1.335
    Città: MILANO
    Età: 27
    Sesso: Maschile
    00 01/08/2019 02:25
    Ehi, tu! Retruso...
    che se una tipa guardi tu, è abuso.
    hai la faccia di merdà
    stretta e lunga
    come un cavàl

    e col nasone
    gli occhiali con le lenti spesse
    che... neanche le più cesse.
    cosa t'è successo?
    O cesso.

    Eri carino,
    da bambino.
    Poi all'età
    in cui si va vivendo,
    sei venuto su orrendo

    Ah!
    Se tuo padre o tua madre
    ti avesser detto di respirar
    sol col naso, tenendo il cavo oral ben serrato!
    Ah!
    Se ti avesser detto di tener la lingua
    ben attaccata su nel palato.
    Ah!
    Se avessi fatto palestra...

    La tua vita sarebbe stata aragosta.
    Invece è torbida minestra.
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    Saverio96
    Post: 1.335
    Città: MILANO
    Età: 27
    Sesso: Maschile
    00 01/08/2019 02:27
    In questa lirica l'autore esprime il rammarico per le conseguenze nefaste della bruttezza della faccia nella vita di un maschio di essere umano. Sottende come la propria configurazione facciale sia la causa del proprio insuccesso premettendo come la semplice azione del porre attenzione a una ragazza, guardandola, possa già essere considerata un abuso se a farla è un soggetto "brutto".
    Si sottolinea come a tale livello di bruttezza neanche una ragazza molto brutta potrebbe accettare una relazione e si interroga su cosa sia occorso nella sua crescita, cosa sia andato storto, dato che era una bambino carino.

    Prontamente giunge la risposta: la causa fu la respirazione orale, verosimilmente dovuta ad allergia ed asma, che interferì nella normale crescita ossea del volto che, anziché svilupparsi in maniera ottimale con le ossa mascellari protruse in avanti, si sviluppò privilegiando una "crescita verticale" che stravolgerà orribilmente l'armonia generale del viso.

    Sarebbe bastato respirare con il naso, tenere la lingua ben adesa al palato superiore per stroncare sul nascere questa crescita verticale della faccia, ma non fu fatto, anche perché i genitori non lo indottrinarono su questi banali accorgimenti. A tutto ciò si aggiunse l'assenza di esercizio fisico, che è un ottimo stimolo per avere una crescita scheletrico/muscolare corporea ottimale.
    Mancati questi fondamentali accorgimenti riparatori la vita del soggetto a fine crescita ne risulta rovinata. Sarebbe potuta essere normale, anzi ricca di relazioni amicali ed amorose, carburanti dell'alfismo e della sicurezza in sè stessi che poi conducono anche al successo economico.

    Invece, colpa di una crescita sbagliata, si dovrà accontentare di una vita cupa, triste, segnata dal bullismo e dalla derisione altrui con all'orizzonte la povertà, la disperazione e l'abbandono.

    La lirica fa uso della figura retorica della metafora nei versi finali, nei quali si paragona una vita vissuta e felice, grazie alla propria bellezza, ad un' "aragosta", a cui si contrappone la " minestra ", ossia una vita miserabile in termini di vissuto, esperienze e disponibilità economiche, ciò che solitamente accade solo perché si è brutti - o considerati tali - , aldilà delle proprie capacità mentali.

    Il titolo della lirica, " Retruso ", indica un arretramento del terzo inferiore, del terzo medio o entrambi del volto rispetto alla linea immaginaria della fronte alla congiunzione con la radice del naso. Cioè viene considerato un difetto estetico secondo i canoni estetici vigenti, mentre è solo una caratteristica, non un difetto, di fenotipi arcaici che in epoche antiche era addirittura un segno di bellezza. Molte statue greche ed egizie raffigurano volti retrusi.

    Peccato solo che la retrusione epigenetica spesso porta con sé il fatto che il naso sembri grosso, da lì il " nasone ", ma in realtà è l'effetto della incompleta crescita ossea della/e mascella/e.
    La miopia e l'eventuale uso di occhiali con " lenti spesse " è altresì causato dalla retrusione stessa, per il relativo deficit di supporto orbitale oculare che causerà il vizio di rifrazione in questione.

    Si individuano diverse rime baciate secondo lo schema ABAB ed AABB.

    Si individua il climax ascendente nell'imprecazione "Ah!" che dona al componimento un tono di rimpianto e dolore, unito a un legittimo scarico di responsabilità sui propri genitori per la propria condizione.

    La lirica pone l'accento sull'importanza vitale di uno sviluppo corretto e sul ruolo fondamentale dei genitori nello sviluppo dei nuovi nati. Comportamenti errati come non allattamento al seno, uso di ciucci, troppi cibi molli o liquidi possono creare facilmente problemi di sviluppo scheletrici agli esseri umani con un potenziale impatto devastante sull'estetica.